SMOKING BIRD – Naughty little girls
La Spagna continua a sfornare fresche e agguerrite hard band: dopo i vari Amon Ra, The Punishers, Positiva ed Electric Riders è il turno degli Smoking Bird. Stavolta la rock city è Alicante e se altri gruppi puntano su stoner, doom o psichedelia qui abbiamo abbondanti dosi di sano hard rock. Questi quattro ragazzacci (Pablo – voce -, Ray – basso -, David – chitarre – e Ivan – batteria -) ci fanno vivere tre quarti d’ora di intrattenimento focoso e godereccio (copertina e booklet con belle ragazze semi nude, cd tigrato e testi provocanti sono un biglietto da visita eloquente).Così come diretto e senza tanti fronzoli è il sound della band, un rock che si divide tra i classici dei ‘60/‘70 (Rolling Stones, Led Zeppelin, Aerosmith, AC/DC), tentazioni sleazy (impossibile non riconoscere l’influenza di Slash nel tocco di David) e sfrenate impennate rock’n’roll ereditate da quell’immenso impero del riff sudicio chiamato The Hellacopters. Il risultato è un album frizzante, scanzonato, divertente, ideale per animare festini e viaggi in auto altrimenti noiosi. Un po’ quello che fanno i Drunk Horse con lo stoner o i Black Crowes con il rock tradizionale. Pezzi come “Cool ass”, “Rock n’ roll balls” e “The school” vanno sparati a volume elevato senza pensare troppo, basta far parlare il nostro corpo… “You gotta do it” si avvale di una bollente armonica blues, “Talkin’ about you” di una slide che fa tanto southern, “Maniac love” allunga i tempi e sfiora delicati lidi psichedelici. “Gimme buzz” aggiunge una isterica dose punk, “Mind your own business” è invece rock’n’roll sfrenato con il piano a dettare legge, la conclusiva “Movin’” un finale elettro acustico da consumare quando la sbronza è ormai passata…
Alicante deve essere una città davvero calda a giudicare dal tiro di “Naughty little girls”. Un disco ideale per chi ha il fuoco del rock che brucia nelle viscere. Fire always works!
Alessandro Zoppo