SOFA KING KILLER – Midnight magic
Se amate le sonorità pastose, marce e torbide “Midnight magic” è sicuramente il disco che fa al caso vostro. I Sofa King Killer, dopo averci deliziato con il precedente EP “Lust, crime and holiness”, confermano la loro ispirazione ed il pieno delirio che la veicola. Dieci sono i brani che compongono il loro primo full lenght e dieci sono le mazzate che riceverete direttamente a casa vostra, tra la bocca dello stomaco ed il pieno volto!
Southern sludge doom grezzo e focoso, suonato in modo ineccepibile e ricco di groove. Essenziale a partire dall’artwork, lo stile dei Sofa King Killer non concede tregua: quando pigia sull’acceleratore demolisce con furia, quando invece si apre al blues, all’hard rock, alle vibrazioni anni ’70 seduce con sguardo ammaliante. Il lavoro delle chitarre è finalizzato proprio a questo scopo. I killer riff di Chris Chiera si ammorbidiscono quando la situazione sembra farsi insostenibile e dalla sua magica sei corde vengono fuori suoni da delta del Mississippi. Le ritmiche di Paul Bartholet (basso) e Brad Teoria (batteria) lo seguono fedelmente, mentre la voce di Ryan Burgy è un impasto di whisky ingurgitato a litri, trachea prossima al collasso e reminiscenze hardcore.
I quattro dell’Ohio non scherzano affatto, lo dimostrano bordate come l’iniziale “It’s fun to be the bad guy” (testo delirante!), l’assatanata “The god out of reach”, la mastodontica “No other path to pursue” o la ubriachissima “Holy bottle”, dal titolo più che esemplare. La passione e la potenza sprigionate sono ai massimi livelli. Come se in un motel deserto nel sud degli States si assistesse ad una jam (o ad una rissa?) tra Eyehategod, Down e Alabama Thunderpussy. Difficile stabilire chi ne uscirebbe vincitore…
Insomma, tocchi di classe e frammenti di violenza si mischiano in maniera incontrollata. D’altronde non è da tutti scrivere brani così intensi e cattivi. Tanto che fanno la loro porca figura anche un paio di strumentali dannatamente coinvolgenti come “Killing people is easy” e “An ode to myself”.
Schizzi di sangue sugli amplificatori e gradazione alcolica ai massimi livelli. Sono questi i Sofa King Killer, non c’è niente da fare.
“Midnight magic”: “for those who love to live”.
Alessandro Zoppo