STASH – Six of the best!
Se siete alla spasmodica ricerca di un sottofondo musicale adatto a ravvivare le vostre serate alcoliche gli Stash sono proprio il gruppo adatto! Di provenienza britannica (East Sussex per la precisione), sono in giro dal 2001 e hanno già condiviso il palco con gente del calibro di Artwoods, Downliners Sect, Atomic Rooster, Mott the Hoople e The Inspiral Carpets. “Six of the best!” è il loro primo lavoro e mette in mostra una band dedita al più classico british rock, quello di Rolling Stones, Small Faces, Yardbirds e The Who tanto per intenderci.
La registrazione lascia un po’ a desiderare ma le capacità compositive ci sono già tutte: a partire dalle iniziali “Down and dirty” e “Purely medicinal” è un susseguirsi di vibrazioni sessantiane come non se ne sentivano più da diverso tempo. La voce di Paul Mayhew è calda e trascinante, le chitarre di Jasper Vincent alternano partiture delicate ad assoli vivaci, la base ritmica (Oz Garvey alla batteria e Julian Hill al basso) regge il tutto con personalità ed eleganza.
Tuttavia non è solo rock nel senso tradizionale del termine ciò che sprigionano le note degli Stash: un brano come “New blood” si abbevera alla fonte della psichedelica classica targata Beatles e Cream, “Everyone knows” si arricchisce di melodie e chitarre jingle jangle (una sorta di amalgama tra Byrds e Blues Magoose), “Alive on arrival” affonda le proprie radici nel rock blues, la conclusiva “Moonshine melody” è un episodio di country folk acustico dal sapore notturno e malinconico.
Chi dalla musica pretende innovazione a tutti i costi stia lontano da questo dischetto. Gli altri, appassionati o meno di questo tipo di sonorità, diano una chance agli Stash, l’atmosfera da pub fumoso che la loro musica comunica colpirà di sicuro nel segno…
Alessandro Zoppo