SUITE – Suite Ep

Comincio col dire che non siamo di fronte ad una nuova emissione stoner e/o derivati, ma mi trovo tra le mani un promo Ep di.. (indie) pop italiano! I bolognesi Suite mi hanno inviato questo promo chiedendomi di recensirlo per Perkele, mi son sembrati simpatici e determinati e così eccomi qui a parlarvi di un disco (per me) alternativo ai consueti ascolti. I sette pezzi che compongono il lavoro sono stati registrati molto bene e professionalmente tra Dicembre 2003 e Aprile 2004 e vedono una formazione schierata a 4 che alterna l’utilizzo dei classici chitarra-basso-batteria a strumenti più ricercati il che dona una certa varietà al sound dei nostri. Il cantato ovviamente è in italiano, ma la cosa che sorprende è che non ci sono paragoni diretti con il nostro pop (se non con alcune cose indie) ma mi trovo costretto a guardare oltre manica per trovare delle affinità artistiche e delle possibili fonti d’ispirazione. Nei limiti dei miei ascolti nel genere forse può sembrare scontato arrivare al paragone con gli eterni Beatles, o meglio, arrivare al paragone con tutte quelle band che hanno come punto di riferimento i 4 di Liverpool. Questo vuole essere un complimento, visto gli ottimi intrecci sonori intessuti dai Nostri e le linee vocali mai invadenti e mai troppo scontate. Ho apprezzato molto il pezzo d’apertura e anche la Stanza, impreziosita da un piano Rhodes; vi dirò poi che l’andatura e le melodie retrò di Anna (Divano e Tivvù) mi hanno fatto pensare ai Motorpsycho di Let Them Eat Cake, che gli arrangiamenti dei pezzi sono sì ricercati ma mai pesanti da digerire e che nel complesso il lavoro ha poche cadute di tono. Credo che se il pop italiano di un certo livello suonasse più spesso come questo ep me lo andrei ad ascoltare più volentieri, ma forse sono il solito utopista.. Complimenti ai Suite!
Bokal