SUNN O))) – Black One

Nell’oscurità si può nascondere qualsiasi cosa, voci senza padrone, lamenti lontani, perfidi rumori di paura, silenziose minacce. L’oscurità cancella le cose, si prende aria e spazio, nel buio crea le forme di incubi e dolori. Questo Black One fà la stessa cosa: l’aria vibra per diventare oscura ossesione. Mai titolo fu più preciso.Il tutto inizia con “Sin Nanna”, i primi versi della notte si avvicinano per l’alba dell’oscurità in un claustrofobico pezzo black ambient. Poi entrano i riff rallentati e ripetitivi, in pieno stile Anderson/O’Malley, accompagnati questa volta dal growl di Malefic (blackster da Xasthur e Twilight), da urla di dolore e da una chitarra che con note alte e veloci rende all’orecchio il senso di una instancabile macchina di tortura. Segue “Cursed Realms (Of The Winterdemons)”, stravolta cover degli Immortal in cui lente aperture di chitarra e sinth si alternano a ipnotici rumori sincopati; dieci minuti di drone sotto ad una pelle ambient.
Drone che ritorna nella pura veste Sunn O))) per i tre pezzi che seguono: “Orthodox Caveman”, “Candle Goat” e “Cry For The Weeper”. Lunghe progressioni opprimenti ben mescolate alle atmosfere di cattiveria e paranoia della prima metà del disco, che viene chiuso con una breve ripresa del black ambient iniziale, introduzione per una lunga e pesantissima conclusione che toglie ogni speranda di un “quiet ending” dopo una notte di oscurità e paura.
In fondo a questa esperienza si può tranquillamente affermare che non c’è bisogno di ascoltare questo disco nel mezzo della notte per apprezzarne le atmosfere maligne. I Sunn O))) come al solito sono capaci di trasportarci in uno stato di oscura trance anche in pieno giorno, e questa volta con l’abile aggiunta della cattiveria.

Federico Cerchiari