SUNN O))) – White 1
Per chi non lo sapesse, i Sunn O))) sono la folle creatura partorita dalla mente contorta di Greg Anderson (patron della Southern Lord, etichetta specializzata in proposte doom ed extreme doom, nonché presenza di spicco con Goatsnake, Engine Kid e Thorr’s Hammer) e Stephen O’Malley (anch’egli invischiato con band come Khanate, Thorr’s Hammer e Burning Witches). Dalla fusione dei loro cervelli contorti prende corpo l’essenza Sunn O))), giunta al quarto capitolo della propria storia. Non si tratta semplicemente di doom, anzi, di riff sabbathiani e ritmiche cadenzate ne rimane solo l’ombra: il nuovo corso del gruppo lascia da parte il sound arcigno dei precedenti lavori e si getta a capofitto su una sorta di ambient noise cupo ed ossessivo, caratterizzato da un fare volutamente monocorde ed anestetizzante.
Parliamoci chiaro, molti stroncherebbero subito questo dischetto per la sua noiosità e la sua piattezza. Ma sarebbe troppo facile, semplicemente perché è proprio questo tenebroso senso di stasi il significato di “White 1”. Tre lunghissime tracce, tre monoliti che si agitano tra rumori sinistri, vocals evocative e tappeti ritmici stordenti. L’illustre presenza di ospiti del calibro di Julian Cope (sua è l’ode declamatoria in “My wall”, venticinque minuti di effetti onirici ed emissioni magmatiche tanto intense da lasciare a bocca aperta durante tutto l’ascolto), Joe Preston (Thrones, The Whip, ex Earth, ex Melvins) e Runhild Gammels (vocalist dei Thorr’s Hammer) rende l’atmosfera ancora più visionaria ed angosciante. “The gates of ballard” è una litania che procura disagio ed inquietudine, si agita violenta durante il suo disfarsi ed intrappola con le sue trame allucinate e pestifere. “A shaving of the horn that speared you” è l’arrivederci finale, la quadratura del cerchio, un estenuante viaggio negli inferi, un trip progressivo e regressivo tra drones malati e picchi di insanità culminanti nel duo distorto tra Preston e Gammels, vero e proprio mantra psicotico e lisergico.
Non c’è che dire, i Sunn O))) sono questi, criptici e soffocanti. Non ci sono alternative, chi li ama li segua, fino all’inferno…
Alessandro Zoppo