SUPERNATURALS – Record One: Ufomammut – Lento

Come per la serie “In the Fishtank” dell’olandese Konkurrent Records, anche la nostrana Supernaturalcat dà via ad una collezione di uscite che raccoglie il meglio della propria etichetta. Se la regola della Konkurrent è registrare tutto in due giorni, in questo caso si va ancora oltre perché i primi a prendere parte a tale intrigante progetto (Ufomammut e Lento) hanno assemblato i sei brani qui presenti durante una sessione durata un solo giorno.“Record one” è così il primo capitolo di questa avventura, registrato al Locomotore Studio di Roma. L’accoppiata è davvero bizzarra: quattro chitarre, basso, batteria, voce e synth per un maelstrom sonoro agghiacciante. Gli Ufommamut ci mettono le atmosfere oscure, abissali e minacciose del loro ultimo gioiello “Lucifer Songs”; i Lento (in attesa di ascoltare l’esordio “Earthen”) il magma introspettivo e rabbioso del loro sludge post core. Il risultato è un mostro titanico e tentacolare, che ci stordisce con i rumori di “Infect ONE” e comincia a bastonare con il doom ipnotico, lisergico, asfissiante di “Down”. “Painful burns smoke as the presence sets us down in supersonic waves” è avvolgente come il suo titolo e la sua lunghezza, dieci minuti di assoluto panico, la sensazione che si deve provare se fossimo abbandonati nel cosmo. “Maestoso” punta invece sul lato ambient (anche se il suo andamento pachidermico è paralizzante), mentre “The Overload” è una legnata dall’incedere titanico e al tempo stesso malinconico.
Sigillo conclusivo è “Infect TWO”: riff cavernoso, ritmiche dinamiche, sussurri evocativi per una esplosione di tonalità nere come la pece. Se a quanto scritto ci aggiungere che il disco uscirà in una tiratura super limitata stampata a mano e numerata da Malleus, l’acquisto di un prodotto del genere diventa quanto meno obbligatorio.

Alessandro Zoppo