TEMNEE – Dialectics
I Temnee sono una band russa attiva dal 2014. I quattro ragazzi di Tver suonano stoner pesante, ma non solo. Alexander Bogomolov spara dei riff metal, dal sapore vagamente slayeriano; Evgenii al basso e Alexey alla batteria costruiscono una base ritmica degna della melma sludge core. Sono strumentali ed erigono pezzi articolati alla maniera dei Karma to Burn, nei quali la bellezza sta nello scontro/incontro tra pattern diversi. Non c’è spazio per fughe astratte o lungaggini art rock: qui ci troviamo di fronte a brani densi come lava non infastiditi dalla presenza di lyrics. “Dialectics” segue di due anni l’EP d’esordio “Revenge” e come dice indicativamente il titolo, è un album che esprime il proprio linguaggio musicale, forgiato condensando anni di ascolti di band americane, tra gli Ottanta e i Duemila.
Da questo lavoro esce prepotentemente l’infatuazione dei nostri verso la forza bruta e la produzione spaccasassi, con un occhio in più in sala di registrazione dove sono riusciti ad ottenere un sound perfetto. Come detto, i Temnee si esprimono in maniera esemplare nel solco tracciato da KTB, Acrimony, Red Fang e compagnia sferragliante, come dimostrato in “Voron” e “Doom. To Do Doom” (!!!), anche se nel corpo centrale del disco i toni si rilassano e qualche effetto liquido tende ad entrare nella scrittura (“Gravity and Heartbeat (Last 7 Minutes in Space”, “Steps to Infinity”). I sette minuti conclusivi di “Revenge” vedono un leggero spostamento di focus verso il desert sound con la bella presenza dell’armonica a bocca, di sabbatthiana memoria. Da band come questa si evince che la passione per la buona musica alimenta i ragazzi di tutto il mondo: è realmente un vettore trasversale che valica i monti e rompe le barriere socio-culturali. Stoner Psych is our dialectics!
Eugenio Di Giacomantonio