Teverts – De-Tuned
Agguerrito stoner rock dal Sannio con i Teverts. Giovane gruppo proveniente dalla provincia di Benevento, la band è al suo esordio e con questo “De-Tuned” ci sputa addosso nove tracce che prendono da ambiti diversi. C’è il classico sound heavy fuzz psichedelico di Kyuss, Queens of the Stone Age e Fu Manchu. C’è la sporcizia di certi Melvins, così come l’alone indie grunge generato da Nirvana e Dinosaur Jr.
Intenzioni ottime, premiate da alcune buone canzoni ma frustrate da una registrazione non all’altezza della situazione. Suonare stoner significa avere un sound corposo, ribollente, magmatico. In questo caso ne risentono le composizioni, che perdono di vigore ed intensità. In particolare il basso è molle e poco adatto a questo stile, a differenza delle chitarre. Anche la voce è da mettere a fuoco, perché le parti melodiche vanno studiate meglio e ben integrate alla fase ruvida.
Detto questo, a convincere sono soprattutto la coda super psichedelica di “Kill Your-Self”, il refrain accattivante di “717” e l’avvolgente melodia di “Tsunami”, che a tratti ricorda i mai troppo compianti Celestial Season. Da segnalare anche i fermenti doomy di “Little Rock Star Boy”, il riff cavernoso di “Bloody Work” (attenzione al plagio kyussiano però) e la sperimentazione acida di “Sabbath Desert Blues Jam”.
Vanno dunque premiati questi cinque ragazzi poiché vista l’età (la media è molto bassa) e la recente formazione hanno davanti un futuro di sicuro radioso.
Alessandro Zoppo