THE MACHINE & SUNGRAZER – Split

Lo split album diviso tra The Machine e Sungrazer presenta diversi punti di contatto. Le due band condividono la stessa label, seppure diverse siano le affinità stilistiche. Uguale è il luogo di provenienza, l’Olanda, paese tradizionalmente sensibile ai colori e ai suoni psych stoner e che vanta un consistente numero di gruppi oltre ad un davvero cospicuo seguito per i citati generi. Le formazioni sono insieme in tour per promuovere questo lavoro.Partiamo dai The Machine, band attiva dal 2007 e con all’attivo tre album che guardano all’heavy stoner psych fuzz oriented, che segue la grande tradizione di Jimi Hendrix, Blue Cheer, Pink Floyd, Kyuss, Sleep e Colour Haze. “Awe” ci mostra quanto “Blues for the Red Sun” e “Holy Mountain” siano stati importanti per il combo olandes, canzone che vive di fuzz, si nutre di heavy riff con la voce in sottofondo ed una produzione cruda, con tanto di abbondante minuto finale di feedback. “Not Only” è una fast stoner rock song dove è ancora lo spirito dei Kyuss ad aleggiare. Il finale è affidato a “Slipface”, composizione nella quale il trio scioglie le briglia: sono ancora i Kyuss a rivivere con rimandi ai Colour Haze, ma è probabilmente questo il miglior momento della proposta targata The Machine, grazie a tribal drums, wah wah solos ed una bella chiusura sommessa.
Con i Sungrazer si cambia parzialmente registro ed anche in termini qualitativi si fa un passo avanti. Band nata nel 2009 e con due full lenght all’attivo. Con loro si va verso lidi psych più sognanti rispetto ai The Machine. “Dopo” è introdotta da un roccioso riff ma prosegue su strutture space psichedeliche dalla notevole atmosfera, alla maniera di Sun Dial, Loop e Bevis Frond. Con “Yo La Tengo” si entra in territori di psichedelia pura: la vena sognante si accentua e ne scaturisce una song che ti lascia sospeso a mezz’aria. Grandiosa. “Flow Through a Good Story” chiude lo split con una bordata heavy psychstoner rock e rimandi ancora alla psichedelia Anni 90, meno atmosferica e più pesante.
Questo split si rivela un buon disco ma la sensazione è che le due band hanno saputo fare di meglio con “Calmer Than You Are” e “Mirador”.

Antonio Fazio