UGH! – Metaustrat

Psychedelic noiserock? Trip tango? Death noise? Doom blues? Stoner core? Gli Ugh! pongono questa domanda a se stessi perché nemmeno loro hanno saputo descrivere le propria musica…intrigante come soluzione, no? Ed infatti è proprio questo eclettismo sonoro che rende “Metaustrat” un disco eccellente. La capacità di sintesi del trio tedesco si esprime senza limite alcuno in una miscela sapiente dei suddetti generi, dallo stoner al noise passando per il blues, il punk, lo space rock e la più classica psichedelia.
Ciò che convince, soprattutto rispetto a “Terminus”, esordio della band risalente a due anni fa, è la grande consapevolezza acquisita nei mezzi e nelle capacità: se in precedenza qualche bagliore di luce risaltava in mezzo a molto disordine, ora tutti gli stili e le soluzioni mischiati insieme producono un risultato eccellente. Se Frank Zappa fosse ancora vivo avrebbe voluto di sicuro scrivere un brano come “Tandoori beefeater”, tre minuti scarsi che sintetizzano tutta la pazzia di un gruppo davvero fuori da ogni logica e genere.

E’ da sottolineare la presenza di ospiti come Stefan Koglek dei Colour Haze (sue sono le chitarre impazzite nella folle “Hermetic” e nella stupefacente “Cubicle”, song che unisce le oscure visioni dei Tool al groove dei Colour Haze stessi) e Flo Erlbeck, il quale incendia “Fatburner” con i suoi intrecci di sassofono deviati e contorti. Ma è tutto il disco a far valere la vena sghemba di Tim “Dr.Strange” (batteria), Martin “Lucke” (chitarra) e Christian “Sonny” (basso e voce), a partire dall’iniziale “In vain”, crogiuolo di visioni liquide e cibernetiche, fino ad arrivare alle due mazzate conclusive, “Deep red river” e “Terminus”, campionario di stranezze varie e suoni perversi. D’altronde nessuno riuscirebbe ad unire Hawkwind, Naked Raygun e Queens Of The Stone Age in una perla come “Pagan ride” se non questi scienziati geniali usciti fuori di testa…

Se pensate di essere delle persone strane o con qualche particolare disturbo psichico, beh, non vi preoccupate, qui c’è qualcuno che in quanto ad insanità mentale non è secondo a nessuno…

Alessandro Zoppo