ZIZ – Ever

Le remote spirali della galassia segnano la nascita della creatura ZiZ, lo smisurato tardigrado generatosi dalla dissoluzione dell’irriverente moloch doom dei Malasangre. Kenzo, Nicso, DanEl e AlEl sono gli artefici della trasmutazione space-psych di questa prima uscita, un concentrato di umori siderali che brillano di fosca e abissale luce propria.È proprio la calata di “ZiZ” a introdurci al sound dei pavesi: arcano space rock riletto con sensibilità attuale, sul quale le vocals evocative e i riff doomy intelaiano la narrazione della partenogenesi stellare, conducendo l’ascoltatore sino alla fragorosa implosione di chiusura. “Jericho Lie” e “And to Protect”, oltre a rivelare un’anima parzialmente jam, impastano con efficacia Hawkwind, neopsichedelia Anni 90 e 35007, mentre il David Bowie più visionario aleggia nell’immota solennità di “Tardigrad”, un emozionante brano nel quale i nostri coniugano melodie vocali con l’asprezza dei synth. “Space Is the Place” è con tutta probabilità un tributo più spirituale che musicale al grande Sun Ra, ma si tratta in definitiva di dettagli: il livello qualitativo non accenna a calare, e anzi quel senso di totale immersione ‘cosmologica’ esalato dagli ZiZ rende l’ascolto efficace e coinvolgente. Un segnale inequivocabile irradiato milioni di anni fa, da captare immediatamente.

Roberto Mattei