DEAD DOGS, THE – Demo 2005

Sludge core bardato metal e crossover proveniente da Napoli, è questa la strada intrapresa dai promettenti The Dead Dogs, quartetto che fa dell’aggressività violenta la sua cifra stilistica significativa. D’altronde Napoli in ambito rock e metal è stata all’apice proprio quando il disagio urbano partoriva grandi gruppi thrash, hardcore, death e crossover. I nostri appartengono a quest’ultima schiera ma il loro spettro d’azione abbraccia vari campi: non ci sono solo chitarre affilate e vocals brutali, c’è anche un gusto spiccato per tonnellate di groove al limite dello stoner e forti strizzatine d’occhio verso gli orpelli southern e sludge di Down, Alabama Thunderpussy, Crowbar e Corrosion Of Conformity.Se infatti in “Plastic face” e “Best friend” sono Pantera, Machine Head ed Entombed le influenze che balzano più all’orecchio (tonnellate di riff grezzi e tonanti, ritmiche trita tutto, growls incazzati, giusto qualche pausa per smorzare i toni e ripartire a pestare), “Red altert”, che è non a caso il brano meglio riuscito del dischetto, è impreziosita da un giro heavy blues che emana groove a più non posso. È dunque questo il terreno sul quale i Dead Dogs dovrebbero impegnarsi e proseguire per trarne i risultati migliori. Tanto è vero che la conclusiva “The blando” inciampa sul solito problema: picchiare giù duro o avvolgere con ossessive svisate elettriche?
I Dead Dogs sembrano ancora indecisi su quale strada prendere. Dal nostro punto di vista non possiamo che augurar loro di andare là dove porta il groove…

Alessandro Zoppo