DEVILLAC – Three Hours To Coma

Attivi sin dal lontano 2000, i finlandesi Devillac arrivano al debutto (autoprodotto) solo ora. E possiamo anche dire che si sente… infatti le sonorità a cui si rifanno questi ragazzi vanno ricercate nei primi lavori dei Queens Of The Stone Age, vero punto di riferimento per i Devillac.”Three Hours To Coma” è un album solido, pieno di pezzi incisivi e che fanno sbattere la testa ed il piede a ritmo. Quello che forse disturba un pò è un continuo rimando ad altri nomi che rende un pò meno godiurioso l’ascolto (fatte le dovute proporzioni possiamo parlarne come dei Dozer di Finlandia?). Peccato perchè in alcuni frangenti, quando la personalità salta fuori e ci si affranca dai propri riferimenti, le sorprese non mancano (cfr. la conclusica “Gainer” o i due episodi di “raccordo” strumentali).
Detto questo i pezzi girano e anche bene: “Winchester” con il suo incedere kyussiano, le derive Fumanchiane di “White Knuckle Drive” ed i desertici e bollenti sette minuti e passa della conclusiva “Gainer”, posta alla fine ma miglior disco della raccolta a mani basse! Un ascolto non imprescindibile ma senz’altro piacevole per una sorta di antologia del genere “alla Qotsa” pre “Lullaby to Paralyze”.

Davide Perletti