WHEELFALL – From the Blazing Sky at Dusk

I Wheelfall nascono a Nancy nel 2009 e ‘From the Blazing Sky at Dusk’ è il loro ep d’esordio. Un concentrato di “pure sci-fistic stoner rock” che gioca tutte le proprie carte su ritmiche grasse, riff obesi e una voce sudicia e stentorea. Più heavy che psichedelici, questi quattro ragazzi francesi badano molto alla sostanza e poco alla forma, guadagnando in impatto e perdendo in originalità. I punti di riferimento vengono subito a galla: Orange Goblin, Kyuss e Unida, con più di qualche (complice) occhiata alla florida scena stoner svedese di metà anni 90 (Dozer e Lowrider su tutti) e ammiccamenti acidi sparsi qua e là come i Queens of the Stone Age hanno insegnato.”Through the Desert” è un razzo che deve tanto agli Orange Goblin, specie nell’impatto vocale roco e incazzato di Wayne. I riff cavernosi di “New Flesh” e “Troops of the Dead” sono vigorosi quanto basta per giri vorticosi di testa, mentre “…Blazing Sky… (NASA)” risulta un po’ sconclusionata nel suo approccio space mammut a tempi rallentati. “Brotherhood of Sleep” e “Anthropophagous Astro Bastards” concludono l’album con i soliti ritmi cadenzati e riff unti che neanche la peggiore rosticceria del circondario.
Un approccio nudo e crudo che fa dei Whelfall una band emergente da tenere d’occhio. Con una maggiore variazione nella proposta e qualche debito in meno verso le proprie innegabili influenze, strisciare lungo strade polverose con loro sarà un vero piacere.

Alessandro Zoppo