La copertina di Radiance Opposition dei Julie's Haircut

Radiance Opposition: il ritorno dei Julie’s Haircut

Assenti con un album di lunga durata dal 2019, quando pubblicarono In the Silence Electric per Rocket Recordings, i Julie’s Haircut si rifanno vivi ora con Radiance Opposition, il loro decimo disco. Da pionieri della scena indipendente, il gruppo emiliano non poteva che tornare con approccio DIY: dopo tre uscite per l’etichetta di Bristol, aperta a sonorità sacrali e visionarie a tinte non-occidentali quando approccia alla musica italiana come successo con Lay Llamas e Mamuthones, Radiance Opposition è pubblicato da Superlove in Europa e The Weird Beard nel Regno Unito.

Attivo dalla metà degli anni Novanta, il sestetto di Sassuolo continua a percorrere una strada complessa e personale muovendosi con passo lento e flessuoso. Radiance Opposition è ispirato all’I Ching, antico testo oracolare cinese basato su un sistema di otto trigrammi e sessantaquattro esagrammi (secondo la leggenda apparsi come segni incisi sul guscio di una tartaruga) e opera fondamentale della saggezza orientale per comprendere i cicli della vita e prendere decisioni consapevoli nell’unica costante che ci domina: il cambiamento. Non è stato certo un caso se John Cage ha utilizzato il libro dei mutamenti per le regole della composizione.

Tutto nell’universo è in costante trasformazione: per raggiungere la piena consapevolezza di noi stessi non possiamo che fluire con i ritmi naturali invece di resistere. Così fanno i Julie’s Haircut cercando nuovi spazi sonori, senza rinunciare alla propria identità. La band rimescola le carte con magistrale efficacia, allargando la formazione consolidata – Nicola Caleffi, Luca Giovanardi, Andrea Rovacchi, Andrea Scarfone e Ulisse Tramalloni – alla cantante italo-nigeriana Anna Bassy, apprezzata per i lavori solisti Monsters e Genesi e per il contributo dato a Gianluca Petrella in versione Cosmic Renaissance nel suo Universal Language e ai C+C=Maxigross nei due volumi di Nuova Era Oscura.

Il risultato è un disco vivo e pulsante, che cresce con gli ascolti pur partendo da vertici importanti. Un viaggio musicale in otto tracce che muta forma con elegante disinvoltura, combinando psichedelia e krautrock con elettronica, trip hop e scampoli di soul. Registrato e mixato da Andrea Rovacchi e masterizzato da Domenico Vigliotti al Sonic Temple di Parma e impreziosito dalla copertina dell’artista australiana Zoë Croggon, Radiance Opposition mette in chiaro diverse cose, anche rispetto al passato più prossimo, già solo con il primo brano, I Can See the Light: sonorità ipnotiche e ammalianti e uno stato d’animo che da oscuro diventa luminoso e suadente.

Le poliritmie dominano il primo singolo, la vibrante Unit Circle, e diventano una fetta importante del lavoro proseguendo nell’ascolto. The Earth Knows torna sorprendentemente rock, con chitarre spigolose e una cadenza insinuante che esplode nelle successive Spring Moon e To the Sacred Mantle, l’apice del disco: rock, electro, soul, trip hop e psichedelia convivono armonicamente in un paio di splendide canzoni narcolettiche e ipnagogiche, dall’ambientazione robotica e retro-futurista.

Wounds offre un inaspettato cambio di umori – un R&B che lambisce il pop con movenze acustiche ed elettroniche e Anna Bassy che mette a frutto tutto il suo talento vocale – prima della doppietta psichedelica conclusiva, Extinction of the Sun e AM Carpet Candlelight. La prima è un acid rock ritualistico dalle suggestioni arcaiche e dalle chitarre viscerali; la seconda un arrivederci lisergico che scruta con estrema delicatezza nei recessi più oscuri dell’anima su un tessuto sonoro corposo, con tanto di carezze di sitar.

Animato da una freschezza inventiva e trasformativa, Radiance Opposition è un disco realizzato con superba maestria compositiva che ci restituisce un gruppo in costante rinnovamento. Un lavoro intenso e trascinante come è la vita stessa, balsamo nella mediocrità della musica italiana di oggi, perlomeno quella mainstream. Disponibile dal 28 novembre su Bandcamp, in digitale, CD e vinile nero edizione limitata.

Alessandro Zoppo

Voto: 7.5

Superlove/The Weird Beard, 2025

Tracklist:

  1. I Can See the Light
  2. Unit Circle
  3. The Earth Knows
  4. Spring Moon
  5. To the Sacred Mantle
  6. Wounds
  7. Extinction of the Sun
  8. AM Carpet Candlelight