SALICE CRIED – Rain Dollar$ From The Sky

I Salice Cried si formano a Napoli nel 2005 e dopo la classica trafila di registrazioni, esibizioni live e prove su prove giungono nel 2007 all’esordio auto prodotto sulla lunga distanza. ‘Rain Dollar$ from the Sky’ il titolo di questo lavoro composto da quattordici brani scritti e suonati da Woodstock (voce, chitarra), Jaca (basso) e Luysz (batteria). I tre ragazzi hanno capacità e passione, tuttavia c’è molto da migliorare per poter aspirare a lidi più elevati. Innanzitutto la registrazione, a tratti davvero scadente. In secondo luogo la personalità, poiché spesso l’alone del già sentito prende il sopravvento sui singoli brani. Una maggiore sintesi avrebbe reso di sicuro maggiore giustizia. Scelta dei brani che andrà valutata meglio in futuro.Per ora rimangono episodi isolati tra i quali si scorgono comunque ottimi spunti. Il mood generale del disco si assesta su un rock sporco e slabbrato, che prende dal grunge dei Nirvana, dalla follia dei Mudhoney e dei Melvins (attenzione al palese plagio di “Dream of Life”), dall’indie noise di Sonic Youth e Jesus Lizard e dallo stoner post kyussiano. Dove i tre riescono meglio è proprio nell’esplorazione di sentieri originali, come nel caso di “Rain Pixel Dead from the Sky” e “Sleep Bitter Fruit” (pezzi che poggiano su riff belli tosti, tirati e cattivi) o nei rallentamenti dal taglio sabbathiano di “Sludge Fear”. “Afterglow” dona la dovuta ripresa di fiato con un quieto intermezzo acustico ed è una delle poche varianti di un dischetto che per il resto risulta sin troppo monocorde. C’è bisogno di lavorare sulle sfumature e sui suoni perché le capacità ci sono. Sarebbe uno spreco enorme non sfruttarle.

Alessandro Zoppo